Il terremoto dell'Irpinia è stato un violento evento sismico che ha colpito l'Italia meridionale il 23 novembre 1980. La scossa principale, di magnitudo 6.9, ha causato la morte di circa 3.000 persone e il ferimento di migliaia di altre. I danni materiali sono stati ingenti, con interi centri abitati rasi al suolo e migliaia di edifici distrutti.
Il terremoto dell'Irpinia è considerato uno dei peggiori disastri naturali della storia italiana e ha avuto un impatto devastante sulla regione, causando un trauma duraturo nella popolazione locale. Le operazioni di soccorso e di ricostruzione sono state gestite con difficoltà a causa delle dimensioni della catastrofe e delle condizioni precarie delle infrastrutture.
L'evento ha portato a una maggiore consapevolezza sulla necessità di adottare misure di prevenzione e di sicurezza sismica nel territorio italiano. Da allora, sono state intraprese azioni per migliorare la resistenza antisismica degli edifici e per sensibilizzare la popolazione sui rischi sismici e sulle misure di protezione da adottare.
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